Volevo un maschietto

Da quando avevo 11 anni volevo avere un figlio maschio.
Mi immaginavo a giocare con lui a pallone, a dire le frasi dei film americani quando il papà si inginocchia e dice: “bravo campione”.
Quando ho conosciuto quella che sarebbe diventata mia moglie ho capito subito che saremmo stati felici.
Il primo test di gravidanza positivo, la prima eco.
Femmina.
Ero impaurito dal non sapere cosa fare, come comportarmi, avevo paura di sbagliare.
E invece l’ho amata come nessun altro uomo, non pensavo di poter avere tutto questo amore dentro di me.
Poi il secondo test positivo, la seconda eco.
Ancora femmina.
Ancora amore, ancora stupore nel vedere che non si era diviso a metà ma si era raddoppiato, dando ad entrambe un quantitativo d’amore fuori da ogni umana concezione.
Ci avevo rinunciato, o meglio avevo adattato i miei sogni.
Giocavo a calcio con la seconda, con la prima smontavamo e aggiustavamo gli sportelli di casa.
Finchè non c’è stato il terzo test, la terza eco.
Sempre femmina.
Ho iniziato a ridere, perchè ho scoperto un mondo incredibile con le mie figlie, ho cambiato il mio modo di pensare il mondo e che magari ora mi sarei trovato scomodo con un maschio.
Ora io sono circondato da donne che mi amano, tra una settimana la più grande si sposa, e soprattutto lei è incinta di un maschietto.
Avrò un nipote.
A cui insegnerò a giocare a pallone, a montare un mobile, ma soprattutto insegnerò il valore delle donne, la parità e il rispetto. Perchè è solo così che si cambia il mondo.
Con la conoscenza e il rispetto.
By |2022-01-16T08:41:42+01:00Gennaio 16th, 2022|Blog|0 Commenti

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