Papà mi sento triste

Ieri entra mia figlia in camera e mi porta questo foglio.
“Io mi sento triste”.
Mi si è aperto il cuore in due.
“Amore, che succede?”
“Non lo so. Sono un po’ così”
Il primo pensiero è stato quello di dirle di non essere triste, di fare un sorriso, di essere allegra.
Poi ho pensato a quante volte lo hanno detto anche a me, a quanto io abbia metabolizzato il concetto di non mostrare le mie emozioni e quanto ne abbia sofferto.
“Va bene essere triste, proviamo a capire insieme il motivo”
Lei si ferma un secondo, si guarda la pancia, il centro delle emozioni e mi dice.
“Sono un po’ triste perché mi mancano i miei amici”
“Dai, tra qualche giorno inizia la scuola, andrai in prima elementare, imparerai tante cose”
Mi abbraccia forte.
“Sei ancora triste?”
“Un po’ meno”
“Vogliamo giocare con i Lego?”
“Si!”
Siamo andati di là e la tristezza è diventata un ricordo.
Credo che le emozioni, anche quelle negative, non vadano cancellate, ma vanno capite, assecondate e in qualche modo gestite.
Non so se so facendo bene, provo a mettermi nei suoi panni e a capire cosa vorrebbe il Me bambino.

By |2021-08-30T08:17:51+02:00Agosto 30th, 2021|Blog, storie di papà|0 Commenti

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