Lettera di un padre per una figlia.
Ciao principessa,
tu stai per venire al mondo e io ancora non so come chiamarti. Con la mamma non lo abbiamo deciso, ne abbiamo pensati tanti ma poi ci siamo detti che avremmo scelto guardandoti negli occhi.
E forse succederà anche altro.
Quando ti guarderò negli occhi capirò cosa devo fare, anche se non saprò farlo.
Capirò quanto impegno ci vorrà, quanta fatica e sofferenza e ne avrò paura.
Capirò quanta gioia e quanta passione ci vorrà e ne sarò colmo d’amore.
Mamma è entrata in sala parto, io sono fuori perchè non mi fanno entrare, lei era un pò preoccupata perchè non sapeva come sarebbe andata. Io ho fatto finta di essere forte ma dentro di me ero in panico.
Vorrei poter essere una roccia per te, farti sapere che ci sarò sempre ma la verità è che anche papà è fragile, che non sempre ce la fa, che è umano e per questo imperfetto.
Tu sarai sempre la mia principessa, io spero di essere il tuo cavaliere per tanto tempo.
Poi un giorno verranno altri cavalieri e altre principesse a reclamare il regno, e io lo difenderò finchè non sarai tu ad andare, felice e libera come solo le vere regine sanno essere.
Ricorda solo che papà ci sarà sempre, per qualunque cosa, anche a costo di distruggere i draghi intorno al castello, perchè di una cosa non ho paura: di amarti.
Mi stanno chiamando al cellulare, credo tu sia uscita.
Vado a vederti negli occhi, poi un giorno ti leggerò questa lettera.
Tuo per sempre
Papà
Forse non è il caso di usare termini come ‘principessa’, rafforzano gli stereotipi. Se fossi un maschio come lo chiameresti ‘principino’ o ‘campione’?Ecco il link ad uno straordinario documentario della BBC in due parti, traducibile con: Possiamo liberare i nostri bambini dagli stereotipi? er il secondo video cliccare sul link sotto il primo.
Buona visione!
https://www.youtube.com/watch?v=wN5R2LWhTrY
…pero la lettera in se è bella anche se diversa da quella che si scrivrebbe, forse, per un figlio maschio, o no?